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Ristorante Casa Cappellari a Venezia  
   
localizzazione:     Venezia, centro storico  
committente: società  
progetto: arch. Renzo Cattaneo e arch. Armando Cattaneo  
direzione lavori opere architettoniche e strutturali: arch. Renzo Cattaneo e arch. Armando Cattaneo  
categoria dell'opera e destinazione: ristorante  
tipologia edilizia:    isolata​  
tipologia intervento:  ristrutturazione completa, arredamento su progetto, opere esterne, progetto del logo  
prestazioni generali:   progetti architettonici preliminare, definitivo ed esecutivo, integrazione delle prestazioni specialistiche, progetto degli arredi, direzione dei lavori, rilievi e pratiche amministrative  
anno:        2018-2019  
street view    


 
calcolatore strutture: ing. Andrea Marascalchi  
progetto impianti: STC group srl  
assistenza archeologica: dott. Marco Bortoletto  
imprese: Opere edili e interventi di restauro: Restauri Generali Veneziani
Strutture metalliche (scala): Mariuzzo s.r.l.
Impianti meccanici ed elettrici: Ranzato Impianti srl
Impianto estrazione fumi cucina: FCF Impianti
Arredi e serramenti: Lunardelli Est. 1967
Pavimenti in legno: Woodline
 
fotografie: Ugo Carmeni e Armando Cattaneo  
 
La toponomastica veneziana attribuisce al termine ruga il significato di calle particolarmente importante per le numerose attività commerciali che vi si sono installate fino dall’antichità.
E proprio lungo Ruga Rialto, in posizione un po’ defilata, si trova l’edificio, autonomo nel volume, con tipologia a capannone, oggi trasformato in ristorante. Da sempre usato come emporio/fondaco - dava nome alla Calle del fontego in cui si trova - fino a qualche anno fa era sede di un’attività di vendita al dettaglio di articoli per la casa, dismessa perché resa ormai inattuale dai nuovi modi di distribuzione delle merci.

Il fabbricato è disposto su due piani: a piano terra un salone tripartito da colonne in pietra d’Istria con attiguo locale con ingresso indipendente, a primo piano uno spazioso ambiente collegato da una vecchia scala in legno. Un ampio abbaino dà illuminazione ed aerazione al sottotetto e accesso alla copertura.
La copertura “a padiglione” conferisce autonomia formale all’edificio rispetto alla continuità del tessuto urbano circostante.
 
Sono state risarcite, consolidate e pulite le murature d’ambito con interventi tradizionali, eliminando la zoccolatura cementizia che ne impediva la naturale traspirazione.
È stato demolito l’alto solettone che rialzava, a difesa delle alte maree, il pavimento del piano terra, ripristinando l’altezza originaria del locale e livellando l’accesso del ristorante al lastricato della strada.
È stata costruito un contenimento alla sempre più frequente “acqua alta” con una vasca a tenuta di cemento, dandole continuità anche sotto i pilastri portanti e conformandola per l’inserimento delle fosse fognarie, dimensionate per il nuovo uso di ristorazione, senza togliere integrità ai reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi.
Il solaio ligneo tra piano terra e primo piano e quello del sottotetto sono stati consolidati e adeguati ai nuovi carichi d’uso, in modo che gli interventi, anche se visibili, non risultassero invasivi.
La tessitura originaria in mattoni delle murature è rimasta a vista, protetta solo da una bassa zoccolatura protettiva che al primo piano si coordina con il disegno delle finestre.
L’intenzione progettuale è stata quella di interpretare la spazialità d’origine, inserendo i dispositivi della nuova funzione di ristorazione in concordanza con l’impianto tripartito del piano terra e con quello completamente aperto e libero del primo piano.
Nei due piani la sala da pranzo è organizzata lungo il lato finestrato, mentre il guardaroba, i wc dei clienti e dei dipendenti, la scala, il montavivande hanno trovato collocazione lungo la parete cieca contrapposta, resi omogenei dai materiali e dai colori. La continuità di questa spina di servizi è interrotta in corrispondenza della scala, in modo la lasciar percepibile il corpo strutturale in mattoni della fabbrica.
La cucina, posta nel locale annesso con accesso indipendente, è aperta e visitabile con lo sguardo.
Lungo la campata centrale del piano terra sono distribuiti in successione lo spazio di ricevimento, il banco bar e l’office, che prolunga la cucina.
Le tubazioni di aspirazione dei fumi della cucina sono a vista e conferiscono articolazione al gioco compositivo degli spazi del primo piano e della struttura di legno del tetto.
Gli ingombranti e gravosi macchinari impiantistici sono stati concentrati nel sottotetto, adeguatamente aerato dall’abbaino e consolidato nelle strutture portanti.
 

Prospetto principale

Sezione longitudinale
                                 
La sala del piano terra durante l'intervento e dopo
                   

Progetto del mobile bar


Progetto della maniglia dell'ingresso
 
  
La sala del primo piano prima dell'intervento e dopo


Progetto esecutivo della scala

 




 












Fotorendering della scala vista dall'alto


Fotorendering della scala vista dal basso


 
 
 
 
 
 

 
Cattaneo architetti
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